Il territorio

La Val di Fiemme è sinonimo di natura. È un territorio affascinante che gli abitanti, pur tenendo sempre fede alle proprie tradizioni, hanno saputo trasformare nel tempo. Oggi un’offerta turistica di qualità si affianca alla silvicoltura, all’agricoltura ed all’artigianato.

Immersa in foreste incantevoli ed imponenti con oltre sessanta milioni di alberi, la Val di Fiemme gode di aria pura ed ossigenata, ideale per un turismo orientato al relax ed alla rigenerazione. Nei paesi che popolano la valle si respira un’atmosfera unica: a dispetto della globalizzazione sempre più incalzante, il tempo sembra essersi fermato in un paesaggio incontaminato dagli orizzonti emozionanti. In tutte le stagioni l’ospite si vedrà proporre sport, cultura e gastronomia; sono attività legate alla natura ideali per scoprire un territorio semplice ma vero, com’è vera l’identità della Val di Fiemme.

I regolamenti forestali

Visualizza i regolamenti forestali in vigore per il territorio della Magnifica Comunità di Fiemme.

Le specie forestali

Nelle foreste della Val di Fiemme prevale l’abete rosso, che copre circa il 95% della superficie boscata. Vi è comunque la presenza di altre specie arboree: in particolare abete bianco, larice, pino silvestre e pino cembro.

Da sempre specie dominante della Val di Fiemme, l’abete rosso (Picea abies (L.) Karst.), è una pianta molto adattabile a diverse condizioni ambientali. Comunemente chiamato peccio, l’abete rosso è la conifera europea che ricopre l’areale più esteso, fino all’Asia centrale e settentrionale. In Italia è presente allo stato spontaneo sulle Alpi; ne sono conosciuti anche alcuni popolamenti relitti nell’Appennino Tosco-Emiliano. Nei boschi della Magnifica Comunità di Fiemme raggiunge altezze notevoli, spesso superiori ai 40 metri. Per la superficialità delle sue radici è una specie soggetta a sradicamento a causa di venti particolarmente forti. Il legno di questa specie è considerato avere ottime proprietà meccaniche: è leggero ed elastico allo stesso tempo, motivo per cui è particolarmente adatto all’uso in edilizia.
Alcuni esemplari producono un legno con ottime proprietà di amplificazione del suono, che viene utilizzato nella costruzione delle tavole armoniche degli strumenti a corda (legno di risonanza). Già Antonio Stradivari, per i suoi straordinari violini, si riforniva presso la Magnifica Comunità di Fiemme e la foresta di Paneveggio.
Dalla distillazione della resina dell’abete rosso si ricava la trementina (acquaragia). La stessa resina si usa anche per produrre il nerofumo. Dalla corteccia si estraggono tannini, usati per la concia delle pelli.
Infine l’abete rosso è una delle piante più longeve al mondo. In particolare, un esemplare clonale scoperto in Svezia nel avrebbe ben 9550 anni, risultando così l’organismo vivente clonale più anziano del pianeta; è stato battezzato Old Tjikko.

Abete rosso
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L’abete bianco (Abies alba Mill.), così chiamato per il colore chiaro della sua corteccia e dei riflessi della sua chioma, è un albero dal portamento slanciato con chioma slanciata a forma piramidale. Questa specie, definita localmente avèzzo, non tollera bene le basse temperature e la siccità. Il suo legno, meno apprezzato nel nostro territorio in cui è sempre stata data maggiore importanza all’abete rosso, è usato storicamente per l’industria delle costruzioni.

Abete bianco
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Il Larice (Larix decidua Mill.) è l’unica conifera europea a perdere gli aghi in inverno. La sua presenza è rilevante in Trentino, dove può essere trovata dai 400 ai 2500 m. In Val di Fiemme si trova sopra i 1700 m, spesso assieme a pino cembro e abete rosso. Il larice è considerata specie pioniera in quanto colonizza per primo le zone caratterizzate da depositi valanghivi e franosi. In queste situazioni, il larice riesce bene a rinnovarsi per via della sua resistenza all’insolazione diretta, alla resistenza all’escursione termica e alla sua capacità di disseminazione.
Il legno del larice, caratterizzato da un’alta quantità di tannini, lo rendono maggiormente resistente alle intemperie. Per questo motivo è utilizzato per serramenti, per arredi di esterno e per la produzione delle tipiche tegole che rivestono i tetti delle baite di montagna (definite scandole).

Larice
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Il pino silvestre (Pinus silvestrys L.) è un pino con la caratteristica corteccia che varia di colore a seconda della posizione relativa sul tronco: essa assume infatti un colore bruno nella parte bassa del fusto e sfuma gradualmente al rosso—marrone procedendo verso la cima. Questa specie si trova nei versanti caldi e soleggiati, esposti a sud, tollerando l’insolazione diretta e essendo specie pioniera. L’un olio essenziale ottenuto dalla distillazione degli aghi è ricco in monoterpeni, che hanno azione balsamica, sedativa della tosse ed antinfiammatoria Gli impieghi del pino silvestre sono variabili. Il legname si utilizza per costruzioni edilizie e navali, serramenti, strumenti musicali, mobilio, imballaggi, pasta da carta, lavori idraulici ecc.

Pino silvestre
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Il Pino cembro (Pinus cembra L.), comunemente conosciuto come cirmolo, è un albero a lento accrescimento e molto longevo. È l’unico pino europeo con gli aghi (foglie) riuniti in mazzetti di 5. Questa specie si trova generalmente al limite superiore del bosco dai 1800 al 2500 m; è molto resistente alle basse temperature e vive anche in situazioni difficili, tra rocce. La disseminazione del Pino cembro avviene grazie alla nocciolaia, che prelevando i pinoli per fare scorte per l’inverno, li dimentica portando alla generazione di nuove piantine. Nel nostro territorio il pino cembro si trova in purezza e a quote inferiori in mescolanza con larice e con larice e abete rosso. Risulta molto conosciuto per il suo pregiatissimo legno profumato, impiegato soprattutto in scultura per le sue caratteristiche estetiche e la sua facilità di lavorazione.

Pino cembro
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Il benessere forestale

Il rispetto della natura prima di tutto

L’ambiente forestale è prima di tutto il luogo di vita per molte piante a animali.
Nel bosco è bene camminare piano, soffermandosi frequentemente, guardandosi attorno e di tanto in tanto ascoltando. La foresta non è solo un insieme di alberi, ma un mondo in cui ogni essere vivente (alberi, arbusti, erbe, animali piccoli e grandi) ha un ruolo indispensabile nei confronti dei delicati equilibri che regolano la natura, quest’universo vivente dominato dalla varietà , dal dinamismo e dall’armonia.
Osservare ogni elemento con curiosità; anche fra le piccole radici degli alberi, dove il terreno è eroso: in ogni punto ove si dirige lo sguardo, c’è tantissima vita, miliardi e miliardi di organismi più o meno piccoli, spesso invisibili, ma che operano incessantemente per consentire la vita di tutti gli altri esseri viventi che vedono il cielo.
Vivete il bosco con tutti i sensi, per apprezzare le infinite varietà di suoni, colori , odori, gusti e forme . Apprezzate ogni singola sfumatura . Osservate il verde della vegetazione e nel verde tutti gli altri colori che stagione dopo stagione dipingono il paesaggio. Ascoltate le tante voci della foresta, compresa quella più bella: il silenzio. Sentite con i piedi e con le mani la morbidezza del muschio, la freschezza della lettiera, le irregolarità della pelle di ogni albero, la corteccia. Apprezzate i profumi della natura: quello pungente della resina, quello penetrante del suolo forestale, quello balsamico delle foglie, quello etereo dell’aria. I profumi e i rumori della foresta vi permettono di viaggiare nel tempo.
La natura ci ha donato tanto e continua a farlo. Porgiamole anche noi tutta la riconoscenza che merita!

 

Io sono me più il mio ambiente e se non preservo quest’ultimo non preservo me stesso (José Ortega Y Gasset).

Indicazioni e norme comportamentali

Tutti i sentieri indicati di seguito sono di libero accesso.

Benché la Magnifica Comunità di Fiemme s’impegna a mantenerli e monitorarli costantemente affinché vengano conservati in condizioni ottimali per l’esercizio della pratica del forest bathing., non si assume alcuna responsabilità in merito a ogni tipo d’incidente o infortunio derivante dalla frequentazione di questi percorsi. la Magnifica Comunità di Fiemm ritiene comunque utile comunicare quanto di seguito:

  • I sentieri indicati di seguito sono di facile percorribilità (grado di difficoltà: E).
  • Sviluppandosi all’interno di un ambiente forestale, è comunque frequente incontrare piccole irregolarità lungo il percorso (radici, pietre, buche). Si consiglia pertanto un abbigliamento adatto e calzature da trekking.
  • All’interno dei percorsi del benessere individuati , la copertura di rete dei principali operatori telefonici nazionali è assoluta.
  • Per quanto riguarda le condizioni metereologiche presenti, si faccia riferimento al servizio di previsione di Meteotrentino.
Attenzione:

Questi percorsi non sono adatti a persone con patologie importanti in corso, fra cui patologie cardiache importanti, stati influenzali e infiammatori in corso, pressione sanguigna instabile, dismenorrea e metrorragie in corso, gravidanze accertate, assunzione di psicofarmaci o farmaci vitali, diabete (di tipo 1 o 2) e allergie riferite (respiratorie e da contatto) e shock anafilattici presumibili: sono infatti presenti specie forestali che producono pollini con potenziale allergenico (nocciolo, pioppo e ontano , betulla, ecc.).

I percorsi sono sviluppati interamente all’interno di un ambiente forestale, che rappresenta la casa di molti esseri viventi, fra cui varie specie di piante, insetti, ragni, acari (es: zecche), rettili e anfibi. Alcuni di questi abitanti possono essere potenzialmente dannosi per l’uomo (es: piante velenose, vespe, serpenti velenosi, zecche). Si raccomanda pertanto un approccio rispettoso e prudenziale a questi percorsi (NB: prudenza, non paura!). S’indicano di seguito alcune informazioni utili in caso di morsi/punture degli insetti /animali più comunemente presenti all’interno di questi ambienti: zecche, vespe, serpenti

Punto di partenza

  • fra Solaiolo basso (Comune di Carano – TN) e Solaiolo alto (Comune di Carano – TN), lungo la SP 79 per Anterivo (BZ).
  • COORDINATE GEGRAFICHE DEL LUOGO DI PARTENZA: Latitudine: 46.29515 N; Longitudine: 11.39479 E
  • Clicca QUI per la localizzazione.

 

Si descrivono di seguito i percorsi del benessere forestali individuati all’interno dello foreste della Magnifica Comunità di Fiemme.

Percorsi del benessere forestali

Il percorso del bosco dinamico

Per la maggior parte pianeggiante, questo percorso si sviluppa all’interno di boschi particolarmente dinamici sia per età che per tipologia di piante (abete rosso, abete bianco , pino silvestre, nocciolo, ecc.), fra paesaggi boscati e scorci panoramici sulla valle di Fiemme. La presenza di piccole torbiere, dall’elevatissimo valore ecologico, eleva ulteriormente il pregio di questo sentiero. La presenza di boschi pianeggianti e con un sottobosco a dominanza di muschi suscitano a chi percorre questo sentiero sensazioni di rilassamento e protezione .

Il sentiero risulta di facile accessibilità: oltre a essere generalmente pianeggiante e con buona parte dei boschi limitrofi accessibili grazie al sottobosco rado e omogeneo, è facilmente raggiungibile, mediante un tratto di strada forestale di circa 100 m (a esclusivo accesso pedonale), che collega il percorso alla SP 79 per Anterivo (BZ). La lunghezza complessiva è di circa 700 m

Attualmente questo percorso  È FRUIBILE per la pratica del forest bathing.

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Il percorso dell'acqua

Un torrente lungo una diramazione del percorso, con tratti pianeggianti e altri in pendenza, in parte all’interno di bellissimi boschi di abete rosso, abete bianco e pino silvestre e in parte in aree aperte (torbiere, piccoli laghetti nascosti e aree rocciose), sono le peculiarità di questo sentiero. Il rilassamento diventa un atto spontaneo.

L’accesso al sentiero è caratterizzato da un percorso di avvicinamento di circa 1000 m, composto rispettivamente da una strada forestale (ad accesso pedonale, salvo diversa autorizzazione) che si dirama dalla SP 79 per Anterivo (BZ) e rappresenta per gran parte il sentiero del bosco dinamico e da un tratto di sentiero in pendenza di grado “E” (circa 200 m) . A livello di percorribilità il sentiero presenta per brevi tratti il fondo calpestabile irregolare.

La lunghezza complessiva del sentiero è di circa 1000 m.

Attualmente questo percorso è FRUIBILE per la pratica del forest bathing.

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Il percorso dei patriarchi

Un gruppo di piante antiche, monumentali per forma e dimensioni, è il simbolo di questo sentiero. Pianeggiante e completamente immerso in boschi di abete rosso e pino silvestre, quando s’incontrano i patriarchi si può condividere con loro momenti emozionanti e la saggezza che solo gli esseri antichi possono trasmettere.

L’accesso al sentiero è caratterizzato da un percorso di avvicinamento di circa 1000 m, composto rispettivamente da una strada forestale (ad accesso pedonale, salvo diversa autorizzazione) che si dirama dalla SP 79 per Anterivo (BZ) e rappresenta per gran parte il sentiero del bosco dinamico e da un tratto di sentiero di grado “E” (circa 200 m). A livello di percorribilità il sentiero presenta per brevi tratti il fondo calpestabile irregolare.

La lunghezza complessiva del sentiero è di circa 450 m.

Attualmente questo percorso È FRUIBILE per la pratica del forest bathing.

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Il percorso del laghetto effimero

Un laghetto che appare solo in alcuni periodi dell’anno contraddistingue questo sentiero. Radure, piccole torbiere e altri spazi aperti evocano libertà e tranquillità. I boschi più o meno fitti evocano protezione.

L’accesso al sentiero è caratterizzato da un percorso di avvicinamento di circa 1400 m, composto rispettivamente da una strada forestale (ad accesso pedonale, salvo diversa autorizzazione) che si dirama dalla SP 79 per Anterivo (BZ) e rappresenta per gran parte il percorso del bosco dinamico, da un tratto di sentiero in pendenza di grado “E” lungo circa 200 m e infine dal percorso dei patriarchi(400 m circa). A livello di percorribilità il sentiero presenta per brevi tratti il fondo calpestabile irregolare.

La lunghezza complessiva del sentiero è di circa 250 m.

Attualmente questo percorso  È FRUIBILE per la pratica del forest bathing.

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La Festa del Boscaiolo

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